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Comune di San Vito Romano

Officine Municipali: al via la realizzazione del progetto di co-working e smart working finanziato dalla Regione Lazio

Dopo l’aggiudicazione del bando regionale “Officine municipali” a valere sul Fondo Sociale Europeo per un importo totale a fondo perduto di 224.000 Euro ed aver espletato tutti i passaggi amministrativi richiesti, parte finalmente oggi l’attuazione dell’idea progettuale volta creare uno spazio pubblico di co-working che renderà San Vito Romano all’avanguardia nell’offerta di servizi a liberi professionisti, startupper e lavoratori in smart working.

Il progetto prevede la riqualificazione e l’ammodernamento di una parte dello stabile comunale sito in Via Santa Maria de Mattias al fine di creare uno spazio polifunzionale attrattivo per chiunque possa lavorare in smart working e per i liberi professionisti che intendano avviare la propria attività senza avere costi iniziali di mantenimento di un ufficio. Le sale verranno attrezzate con 24 postazioni da lavoro, dotate di connettività in fibra ottica, uno spazio riunioni ed una serie di servizi accessori che agevoleranno lo svolgimento delle attività quotidiane. Sono previsti, infatti, servizi di consulenza del lavoro per giovani e startupper, servizi di babysitting, spesa a domicilio ed uso di biciclette elettriche per muoversi all’interno del paese.

L’idea nasce prendendo a riferimento l’ottima esperienza dell’aula studio della biblioteca, in cui la condivisione di uno spazio porta ad un comune arricchimento e traspone lo stesso concetto di condivisione al mondo del lavoro. Spazi comuni, condivisi, in cui diversi professionisti possono collaborare insieme, sfruttare uno spazio gratuito e servizi unici per sviluppare la propria idea.

L’obiettivo iniziale di questa Amministrazione è stato sempre quello di fornire spazi gratuiti ai giovani affinché possano crescere e sviluppare le proprie idee – commenta il sindaco Maurizio Pasquali – partendo dall’aula studio della biblioteca comunale, passando per le varie sedi fisiche che sono state concesse gratuitamente alle Associazioni culturali per arrivare a questo progetto sul mondo del lavoro rivolto a singoli professionisti, lavoratori in smart working e startupper, il tutto finalizzato a favorire i talenti locali e, soprattutto, attrarre i cosiddetti “nomadi digitali”, lavoratori cioè che non sono legati al concetto di ufficio e che dalle grandi ed affollate città si spostano in luoghi più tranquilli, meno costosi ma in cui possono avere a disposizione tutti i servizi necessari a sviluppare serenamente la propria sfera privata e lavorativa.