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Comune di San Vito Romano

Sanatorie edilizie…. dopo anni qualcosa si muove

Stanno arrivando in questi giorni ad alcuni cittadini comunicazioni personali riguardanti la conclusione dell’iter amministrativo per le pratiche edilizie in regime di sanatoria relative a condoni edilizi accessibili grazie alle leggi 47 del 1985, 724 del 1994 e 326 del 2003.
Pratiche edilizie la cui definizione è rimasta a lungo disattesa, causando dei disagi a tutti coloro i quali volevano valorizzare il proprio immobile o semplicemente regolarizzarlo agli occhi dello Stato.
Negli anni, infatti, sono state presentate circa 320 pratiche, di cui concluse soltanto 205, mentre 115 giacevano nel dimenticatoio nonostante l’iter fosse già da tempo iniziato e per alcune addirittura vicino alla conclusione. Ma per la quasi totalità di esse il Comune aveva già incassato le somme necessarie alla propria definizione. Somme, queste, erogate anche ai dipendenti che allora avevano in carico questo onere, mediante appositi premi di produttività, nonostante circa un terzo di esse sia giaccia tutt’oggi ancora negli uffici comunali.

In sostanza, nel passato, sono stati incassati i proventi delle pratiche di sanatoria, sono stati erogati premi di produttività nonostante 1/3 di esse sia rimasta da definire e sono stati lasciati i cittadini in attesa di una risposta formale per oltre 10 anni.

Vi sembra corretto nei confronti delle successive amministrazioni, così come dei cittadini che sono ancora in attesa?

A noi non lo è sembrato, perché concludere un iter amministrativo non è solo un obbligo di legge, ma anche un dovere morale nei confronti del cittadino.
Così, una volta che la questione è stata posta alla nostra attenzione, l’Amministrazione non ha potuto fare altro che stanziare le risorse dal proprio bilancio (distogliendole da opere più concrete e visibili per tutti) ed indirizzare l’ufficio verso una soluzione che passasse anche attraverso un affidamento a tecnici esterni se necessario e come del resto è avvenuto…
E dopo poco meno di un anno, ecco qui che i primi cittadini stanno ricevendo finalmente il loro plico, definito o con richiesta di produzione di ulteriore documentazione.

Man mano che il lavoro andrà avanti, si accerterà anche la regolarità amministrativa dell’iter finora svolto, perché la forte sensazione è che per l’allora necessità di liquidità siano rimaste appese le situazioni più critiche o difficilmente definibili.

Il Sindaco