Città metropolitana di Roma Capitale
MENU

Comune di San Vito Romano

Avvisi di accertamento 2017: informazioni operative e chiarimenti

Alcune persone stanno ricevendo avvisi dall’ufficio tributi, se ne parla come di un fatto eccezionale, si diffondono voci allarmanti, prive di fondamento, quasi a voler convincere i contribuenti che ci sia in atto un’operazione volta a tartassare i cittadini. E’ invece esattamente il contrario: si vuole fare in modo che tutti paghino e che ciascuno paghi il dovuto, né di più né di meno.

DUNQUE E’ BENE CHIARIRE DI COSA SI TRATTA.

Si tratta del normale lavoro di verifica ed accertamento su tributi non riscossi, dichiarazioni infedeli o incongruenze su superfici dichiarate.

In chiusura dei ruoli dei tributi degli anni passati si è accertata l’esistenza di situazioni non definite rispetto alle quali gli interessati sono stati invitati ad effettuare una verifica in piena autonomia.

Innanzitutto va chiarito cosa l’ufficio tributi del Comune ha accertato e di conseguenza cosa deve fare chi riceve l’avviso.

  • Omessi pagamenti IMU per gli anni 2012-2013.
    Ricade sotto questa categoria l’avviso di accertamento con sanzioni, volto a sollecitare il pagamento dell’imposta unica sugli immobili, qualora totalmente evasa o parzialmente versata con importi errati. Chiunque abbia ricevuto questa tipologia di avviso, può recuperare le ricevute di pagamento, qualora lo abbia già effettuato, verificare gli importi che gli sono contestati e provvedere a contattare l’ufficio tributi nel caso in cui trovasse delle irregolarità nell’avviso
  • Accertamento superficie tassabile ai fini della tassa sui rifiuti (TARSU -TARI):
    Ricade sotto questa categoria la verifica della superficie dichiarata per la tassa sui rifiuti, che, in base alle normative nazionali (es. TARI 147/2013) risulta essere : “la superficie delle unità immobiliari assoggettabile alla TARI è costituita da quella calpestabile dei locali e delle aree suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati”.   A partire dal 2015, il Catasto nazionale ha incluso, oltre alla classica divisione in vani, la superficie lorda (inclusa aree scoperte) e la superficie netta (ai fini TARI), fornendo uno strumento di verifica utile sia ai contribuenti, sia agli enti comunali. Con apposito comunicato stampa del 9 Novembre 2015, la stessa Agenzia delle Entrate annunciava questa importante novità, come “una novità che semplifica la vita ai proprietari di 57 milioni di immobili, mettendo a loro disposizione un dato finora visibile solo nelle applicazioni degli uffici. Arriva direttamente in visura anche la superficie ai fini TARI, per consentire ai cittadini di verificare con facilità i dati utilizzati dai Comuni ai fini del controllo della tassa rifiuti”.
    Il comma 340 della legge 311/2004, inoltre, stabilisce che la superficie di riferimento per la tassa sui rifiuti solidi urbani non può essere inferiore all’80% della superficie catastale di riferimento, quantificando al 20% l’incidenza di muri perimetrali ed altre superfici non tassabili.
    Pertanto, ai fini dell’accertamento comunale (così come stabilito dal comma 646 della legge 147/2013) si è valutata come superficie assoggettabile al tributo quella pari all’80% della superficie catastale al netto delle aree scoperte (vedi rif. Ancitel).
    Si veda l’esempio qui sotto che è parte di una normale visura ordinaria:

    La superficie catastale netta è quindi di 132 mq ed il suo 80% sarà 106 mq. Questo è il valore usato ai fini dell’accertamento.  Questo avviso NON include sanzioni, ma soltanto il recupero delle eventuali somme non versate. Il contribuente può, in autonomia e nel pieno esercizio dei propri diritti, interfacciarsi con l’ufficio tributi al fine di verificare la nuova superficie e proporre una eventuale rettifica. Il primo termine di pagamento al 31 Gennaio 2018 è stato determinato proprio per consentire a tutti gli interessati di verificare la propria posizione ed eventualmente rettificare i dati in possesso del catasto o dell’ufficio tributi.

 

Al fine di chiarire ulteriormente, si forniscono alcune risposte alle domande più comuni:

  • Questi accertamenti sono arrivati a tutti i contribuenti?
    • Ovviamente no. L’accertamento relativo alla superfici è stato emesso soltanto per 350 contribuenti, su un totale di circa 2000 utenze fra domestiche e commerciali iscritte a ruolo TARI, equivalenti al 17 % del totale degli utenti sanvitesi. Queste mostravano una discrepanza superiore ai 10mq rispetto ai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate e quindi sono stati attenzionati con l’avviso di pagamento. Uno stesso numero di accertamenti è stato emesso per omessi o difformi pagamenti relativi all’IMU 2012 e per il 2013.
  • Era proprio necessario effettuare questo accertamento?
    • Sì. Oltre ad essere un obbligo normativo quello di verificare il pagamento dei tributi comunali, accertare le effettive superfici tassabili comporterà una migliore distribuzione della tassa sui rifiuti per TUTTI i contribuenti sanvitesi.
  • Accertamenti di superficie TARI: posso verificare autonomamente ciò che è stato contestato, oppure devo per forza affidarmi al supporto di tecnici esterni?
    • Si può effettuare una semplice verifica, in modo GRATUITO e comodamente dal pc di casa effettuando una visura catastale e controllando l’effettiva superficie netta tassabile che risulta al Catasto generale. Per fare ciò, basta autenticarsi presso il servizio dell’agenzia delle Entrate “FiscoOnline”, usando il proprio codice fiscale e la propria password, all’indirizzo https://telematici.agenziaentrate.gov.it/Main/index.jsp. Una volta entrati, tra i vari servizi disponibili e gratuiti c’è quello della visura catastale, accessibile dal menu “Servizi ipotecari e catastali” -> Consultazioni personali. Selezionando l’immobile, si accede alle informazioni presenti nel catasto, utili sia per verificare quanto imputato nell’accertamento comunale, sia per chiedere modifiche direttamente agli uffici catastali, mediante l’apposito servizio di rettifica. Per chi non avesse a disposizione questo mezzo, può fare riferimento, gratuitamente, all’ufficio tributi del comune.
  • Il Comune aveva bisogno di soldi e perciò ha voluto vessare i cittadini aumentando le superfici tassabili.
    • I proventi della tassa sui rifiuti sono, per legge, destinati esclusivamente alla copertura del servizio di igiene urbana, pertanto tutte le entrate derivanti dall’operazione di accertamento sulle superfici sono esclusivamente volte a distribuire al meglio l’incidenza dei costi del servizio fra tutti i contribuenti sanvitesi.

 

L’ufficio tributi comunale è comunque a disposizione dei contribuenti per aiutarli nella risoluzione della controversia, mentre un apposito numero verde (800.085.899 da rete fissa, 342.9986880 per i cellulari) è stato attivato per avere un supporto più specifico e previo appuntamento.

Ogni contribuente ha il diritto di verificare ed eventualmente rettificare la propria posizione, ma ha il dovere di sanarla, qualora venisse confermato il difetto riscontrato.

L’Assessore al Bilancio, Claudio Ruggeri, è inoltre disponibile a fornire supporto ai contribuenti al di fuori degli orari di apertura dell’ufficio tributi e può essere contattato anche via mail al seguente indirizzo: claudio.ruggeri[chiocciola]sanvitoromano.rm.gov.it